Nella serata di ieri citando fonti Usa, il Financial Time ha diffuso la notizia che Mosca avrebbe chiesto alla Cina assistenza militare. Intanto ieri la Polonia ha visto un pericoloso avvicinamento ai propri confini del conflitto russo-ucraino. E’ infatti stata colpita una base militare (anche Nato) ai confini. Il presidente Andrzey Duda pre-allarma gli alleati. Secondo Duda se la Russia si trovasse in una “posizione difficile”, potrebbe ricorrere alle armi chimiche, allora la Nato dovrà pensare realmente a cosa fare…
Il presidente polacco è anche contrario al trasferimento dei Mig-29 dalla Polonia all’Ucraina, come lo è ad una “no fly zone”. Duda spiega che “sia il trasferimento degli aerei, sia la difesa dei cieli ucraini vorrebbe dire l’apertura di un confronto tra le forze aeree Nato contro quelle russe. Una decisione strettamente militare che aprirebbe la terza guerra mondiale”.
Gli fa eco Jens Stoltenberg, il segretario della Nato che dice: “Dobbiamo essere vigili contro la possibilità che la Russia ricorra ad armi chimiche”, definendo questa eventualità come un “crimine di guerra”. Ma esprime anche contrarietà alla “no fly zone”, precisando: “non cerchiamo una guerra con la Russia. La guerra va chiusa non ampliata”. Stoltemberg conclude dicendo “il mio messaggio a Putin è che metta fine alla guerra e ricorra alla diplomazia”.