L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia con un comunicato rende nota “la vera consistenza della tanto propagandata produzione di energia da parte dei biodigestori”. Esempio di riferimento, scrive l’Associazione, il biodigestore di 84.000 tonnellate/anno di rifiuti da trattare che si vorrebbe impiantare ad Anagni.
Nel comunicato è illustrato che “se producesse quanto riportato sulla carta nel progetto presentato per l’autorizzazione, vale a dire 2.280.447 m3/anno di biometano, coprirebbe lo 0,0032% del fabbisogno nazionale di gas naturale. Tale fabbisogno nel 2020 è stato di 70miliardi e 300mila milioni di m3 secondo i dati ufficiali forniti dal Mi DGSAIE. Sarebbero necessari 30.827 biodigestori per soddisfare il fabbisogno nazionale di gas, quattro biodigestori, come quello di Anagni, per ogni Comune d’Italia”.
La nota prosegue spiegando: “Considerando che i 7,2 milioni tonnellate di rifiuti umidi prodotti in Italia nel 2020, sarebbero sufficienti per 85 biodigestori come quello di Anagni. Dovremmo centuplicare la produzione di rifiuti organici e neppure riusciremmo a coprire il fabbisogno. Un pazzia”.
L’associazione fa poi notare: “il trasporto di conferimento dei rifiuti in entrata, può con benevolenza essere considerato invariante. Il consumo di carburante per portare a discarica 7.000 tonnellate/anno di plastiche, 6.800 t/a di sovvalli e 34.200 t/a di ammendante, rappresentano un aggravio energetico negativo esorbitante. Questa dura realtà dei numeri sconfessa quanti con artifizi mediatici propagandistici, vogliono far apparire un vantaggio energetico per tutti quello che in realtà è un danno colossale per i cittadini mentre rappresenta un arricchimento spropositato per i proponenti”.