Domani, sabato 19 marzo si celebra la Festa del Papà, una festività per nulla scontata che racchiude valori particolari e che tutti festeggiano. Poste Italiane in occasione della ricorrenza vuole essere presente con una testimonianza diretta di uno dei 10 papà, dipendenti dell’Azienda nella provincia di Frosinone. Sono i papà che negli ultimi mesi hanno potuto usufruire delle misure previste dalle Politiche della Famiglia a sostegno della genitorialità.
Poste Italiane fa più del governo
Il Gruppo Poste Italiane disposto, per diverse situazioni, un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Per fare un esempio, le mamme e i papà che fruiscono del “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, hanno riconosciuto dall’Azienda l’80% della retribuzione per i primi due mesi, anziché il 30% stabilito dalla legge.
La testimonianza di Andrea Flavi
Il 33enne Andrea Flavi è il papà di Lavinia di cinque mesi, e lavora in Poste dal dicembre del 2019 come consulente mobile presso 8 uffici della provincia ciociara. E’ infatti disponibile a Fiuggi, Trivigliano, Guarcino, Vico nel Lazio, Collepardo e Sant’Angelo in Villa.
Andrea racconta di sé, del suo percorso e le scelte volte all’equilibrio tra lavoro e paternità. “Ho usufruito del congedo di paternità obbligatoria dopo la nascita di Lavinia, per aiutare mia moglie e per godermi questa esperienza”, racconta in neo-papà.
“E’ indescrivibile l’emozione di questi momenti – continua Andrea – e sono dell’opinione che è un’esperienza che deve essere assolutamente vissuta. Specialmente i primi giorni dopo il parto che sono particolarmente difficili per la mamma e soprattutto quando si vive la prima esperienza. Credo che la presenza del papà sia molto importante per la moglie e per la figlia”.
Cosa prevede la legge
La legge dispone che il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino, nella misura di 10 giorni di congedo obbligatorio. Questi giorni possono essere goduti anche frammentati.
Il congedo parentale invece, spetta ai genitori naturali, in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino, per un periodo complessivo di 10 mesi (complessivo tra i genitori). Il periodo è innalzato a 11 mesi se il padre si astiene dal lavoro per almeno tre mesi.
La conclusione di Andrea
Il papà Andrea esprime la sua gratitudine per questa opportunità che dice “mi ha permesso di usufruire di alcuni giorni per vivere un’esperienza unica e stare vicino alla mia famiglia in un momento tanto importante”.
Ci tiene a ringraziare i colleghi della filiale che racconta “si sono resi sempre disponibili”. Conclude poi raccontando la sua volontà di godersi questi momenti e l’intendimento di essere un padre presente per poter trasmettere alla figlia quelli che definisce i suoi “lati positivi”.