Giuseppe Russo, il presidente dell’Associazione Culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo” di Giardini Naxos, in data 21 marzo ha inviato una nota per segnalare una condizione di pericolosità grave, dovuta al fondo stradale della strada statale.
Con la segnalazione, Russo ha illustrato il problema alle diverse istituzioni che hanno voce in capitolo per porre rimedio alla problematica.
La lista dei destinatari include:
la Procura della Repubblica di Messina, il prefetto di Messina, il ministero delle Infrastrutture, il presidente della città metropolitana di Messina e l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone.
Il problema
Nel testo è scritto che con condizioni, anche minime di pioggia, la strada di collegamento tra Giardini Naxos e Santa Domenica Vittoria (SP 9 e SP 185) tende a riempirsi di pozzanghere. Particolarmente il fenomeno è riscontrabile – precisa la nota – nei tratti Chianchitta – Trappitello nei Comuni di Giardini e Taormina. Stessa evidenza nel tratto della Statale che raggiunge Francavilla di Sicilia.
Un intervento dai costi contenuti
Il presidente Russo precisa anche che “le pozzanghere e l’acqua sulla carreggiata possono facilmente essere eliminate con interventi dai costi contenuti”. L’acqua può essere eliminata, raccolta, in cunette e caditoie, spiega il testo.
La segnalazione continua descrivendo le diverse condizioni di pericolosità dovute alla presenza di acqua sul fondo stradale.
La condizione esistente è causa di incidenti per auto e moto, per l’effetto sbandamento e slittamento. Anche quando si incontrano due auto provenienti da direzioni opposte, l’acqua che si solleva crea gravi problemi di visibilità.
L’Associazione ritiene che il persistere di tale stato si configuri come un vero e proprio attentato alla incolumità pubblica. Su quella strada insiste un notevole traffico per la presenza di scuole, uffici pubblici, diversi insediamenti edilizi e attività commerciali.
Tradizione Ambiente e Turismo, dopo aver tentato numerose segnalazioni agli enti preposti ed alla politica locale, si dice costretta a riporre fiducia nell’intervento della magistratura, conclude la nota.