Esteri

Crisi esplosiva a Cuba, rischio di una rivoluzione

Il mondo sta vivendo un periodo storico molto importante. Tutti in questi giorni abbiamo sentito parlare della guerra in Ucraina e degli attriti tra la Nato, la Russia e la Cina. Ma c’è una situazione che sta passando in sordina, in uno dei paesi dove da sempre una forte censura impedisce la libera circolazione di notizie.

A Cuba in questo periodo particolare, che ha avuto inizio con la morte di Fidel Castro, il tasso di povertà si è spinto fino ai livelli minimi. Allo scoppio della guerra in Ucraina, come ci sono state ripercussioni per i paesi occidentali più ricchi, ne sono giunte anche per quelli più poveri. Di conseguenza Cuba, che già viveva una situazione drammatica, ora è sull’orlo dello scoppio di una rivoluzione.

Nonostante le notizie non giungano ufficialmente nei paesi occidentali, attraverso i social network sono molti i cittadini che denunciano la povertà e le violenze perpetrate dalla polizia, attraverso video e foto. In particolare ci siamo documentati attraverso la pagina Facebook denominata “Alain Paparazzi Cubano”.

In questo video viene mostrato come molti cubani stiano fuggendo dal paese, cercando la libertà negli Stati Uniti.

Secondo la testimonianza di un cittadino cubano in Italia, che rimane anonimo per la propria incolumità, la polizia applicherebbe violenza sistematica su chiunque cerchi di manifestare. Uomini, donne e anche bambini verrebbero picchiati o addirittura fatti scomparire.

Sono molti i cittadini cubani che fuggono dal proprio paese. Un fenomeno che già si verificava ai tempi di Fidel Castro, ma che oggi sembrerebbe si stia intensificando.

I motivi della rivolta

Le persone più povere hanno a disposizione una tessera magnetica per l’acquisto di beni alimentari. Da circa sei mesi i negozi preposti alla vendita di questi beni sarebbero sforniti di tutto. Sarebbe impossibile acquistare i generi alimentari, perchè il governo non li approvigionerebbe. Nel 2021 già era uscito lo scandalo su come tali negozi fossero diventati una fonte di businness per acaparratori. Liste di settimane o mesi per acquistare un condizionatore o una lavatrice con prezzi proibitivi.

Quindi la gente è affamata e non sa come procurarsi il cibo. In questo video mostriamo un negozio statale che vende gelato e frutta a prezzi spropositati.

Il razionamento di cibo non è l’unico probelma. Ci sarebbe un razionamento anche di corrente elettrica, che laddove arriva, sarebbe attiva solo per un paio d’ore al massimo. L’acqua non sarebbe potabile in alcune zone del paese a causa di una esplosione di carburante avvenuta nella città di Matanzas.

Viene lamentata anche la scarsità di gas a disposizione della popolazione per cucinare o lavarsi con acqua calda.

Secondo quanto viene raccontato, anche la qualità del cibo sarebbe scadente. Per esempio un cartone di uova ormai vicine alla scadenza arriverebbe a costare ben 100 pesos.

Una situazione esplosiva

Le persone che stanno muovendo i fili della rivolta chiedono la deposizone di Miguel Diaz-Canel attuale presidente cubano. Secondo gli oppositori, lui e il suo governo sarebbero i diretti responsabili di quanto sta accadendo a Cuba oggi.

Anche la famosa sanità gratuita cubana sarebbe in profonda crisi. Non ci sarebbero nè dottori, nè strutture mediche in grado di assistere la popolazione. Scarseggiano anche i medicinali.

Molte persone, come riporta sempre Alain Paparazzi Cubano sono ridotte talmente in miseria da essere costrette a cercare tra i rifiuti scarti alimentari o cose da poter rivendere.

Sembrerebbe che la rabbia sia esplosa non solo con la protesta, ma anche con azioni mirate a colpire le case dei militari o dei poliziotti. Sarebbero molti gli incendi avvenuti per vendetta nei confronti di chi è fedele al governo.

I servizi primari sarebbero quasi tutti sospesi oppure carenti. Ad esempio in questo video, la testimonianza di una famiglia che è costretta a caricare la bara con il defunto sopra un camion poichè non ci sono carri funebri disponibili. In compenso l’autore del video lamenta che vi sono molti hotel lussuosi di nuova costruzione.

Defunto viene trasportato in un camion.

Una situazione pericolosa anche sotto il profilo sanitario, in quanto il rischio dello scoppio di epidemie è molto alto. Ad esempio stanno circolando già il vaiolo delle scimmie o la febbre dengue.

In conclusione

Come ieri, anche oggi, nonostante uno dei più famosi dittatori di sempre sia scomparso, Cuba rimane un paese sofferente. La classe dirigente sfrutterebbe la propria gente. Non esisterebbe un divario tra ricchezza e povertà, non esisterebbe un ceto medio, ma soltanto ricchissimi e poverissimi.

Cosa accadrebbe se scoppiasse una rivoluzione a Cuba? Probabilmente il conflitto si estenderebbe anche ad altri paesi del Sudamerica, con il rischio concreto di intromissioni dei paesi occidentali per garantire i diritti umani. Di conseguenza Cuba potrebbe diventare la nuova Ucraina dei Caraibi.

Ciò che sta accadendo non va assolutamente sottovalutato, poichè le ripercussioni economiche potrebbero coinvolgere gli altri paesi del mondo portando ad un ulteriore impoverimento globale. Questo comporterebbe rivolte sociali un po’ ovunque e la lotta per la corsa alle risorse. In un mondo in  cui la popolazione globale si avvicina ormai quasi agli 8 miliardi, in cui è diventato insostenibile vivere a causa dell’inquinamento, è ragionevole pensare che o ci conformiamo a uno stile di vita che sia uguale per tutti o molti non sopravviveranno. Il rischio che scompaia il ceto medio anche nei paesi occidentali è molto alto.

Francesco Digiorgio

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