Il consiglio di sicurezza armeno ha chiesto ufficialmente aiuto alla Russia per l’aggravamento della situazione al confine con l’Azerbaigian. Una richiesta che è vincolata dal trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza stipulato tra le due nazioni. Nel frattempo Armenia e Azerbaigian hanno concordato un temporaneo “cessate il fuoco” dalle 09:00 (ora locale). Il trattato include oltre alla Federazione Russa e all’Armenia, anche Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.
Il Ministro della Difesa armeno ha dichiarato che Mosca e Yerevan si stanno impegnando per stabilizzare la situazione ai confini, dove “l’Azerbaigian sembrebbe aver fatto partire un’aggressione su vasta scala”. Vittime e danni sarebbero stati causati anche da bombardamenti aerei. Secondo gli armeni, gli azerbaigiani stanno cercando di penetrare nel loro territorio. Lo sconbtro per la difesa dei confini vede in campo artiglieria, forze aeree, droni, mortai e fanteria.
Il Primo Ministro armeno, Nikol Pashinian ha chiesto di fermare l’aggressione verso il suo paese tenendo colloqui non solo con Vladimir Putin, ma anche con il leader francese Emmanuel Macron ed il segretario di Stato statunitense Antony Blinken. Secondo i dati rilasciati ufficialmente finora sarebbero morti 49 soldati armeni.
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