30 settembre. Si è tenuto all’Onu un Consiglio di sicurezza contro le annessioni da parte di Mosca delle repubbliche filorusse in Ucraina. La risoluzione contro i referendum “farsa” è stata bocciata per il veto di Mosca. Grande astensione della Cina, accompagnata da Brasile, India e Gabon.
Dieci i voti a favore della mozione, presentata da Albania e Usa
Le prime dichiarazioni vengono dal consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan “I militari americani in Europa sono pronti ad ogni evenienza” dice ad un incontro con la stampa. “Non vediamo al momento nessuna minaccia imminente sull’uso di ami nucleari da parte di Mosca ma continuiamo a monitorare la situazione in modo molto serio” continua Sullivan. “Sulla nato gli Stati Uniti hanno una politica della porta aperta, ma per il momento sosteniamo Kiev a difendere il proprio territorio”.
A Mosca Putin ha tenuto un discorso di quasi un’ora prima della firma di annessione con i leader filo-russi delle province di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Il capo del Cremlino ha riproposto la lista delle accuse e recriminazioni all’Occidente. A partire dall’allargamento indiscriminato dei confini, nonostante le continue rassicurazioni, a quella che per Putin sarebbe stata una guerra ibrida contro il suo paese da parte di Usa e alleati, al fine di ridurre la Russia ad una colonia.
Nel corso della recriminatoria sarebbe stata sollevata anche la questione del cessate il fuoco. “Siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati” dice Putin. Secca la risposta di Zelensky. Il leader ucraino non negozierà con la Russia fino a che il presidente sarà Putin. Zelensky non si è lasciato scappare l’occasione di richiedere l’ingresso nella Nato con procedura accelerata. D’altro canto, per l’ex presidente russo Dmitry Medvedev sarebbe un modo per “accelerare l’inizio della Terza guerra mondiale”.
L’ultima parola sulla questione al momento è di Jens Stotenberg, il segretario generale dell’Alleanza. “L’ingresso di un paese nella Nato deve essere decisa dagli alleati all’unanimità” dice.
L’Occidente sostiene la riconquista di tutti i territori occupati da parte dell’Ucraina.
Usa e Gran Bretagna forniscono un nuovo grande pacchetto di sanzioni contro personalità russe, fra le quali Elvira Nabiulina, governatrice della Banca centrale. La donna sarebbe una delle più fidate alleate del presidente russo.
Joe Biden rinnova l’appoggio del paese a Kiev e chiede a tutta la comunità internazionale di farlo fino a quando sarà necessario.
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