Roma, 12 ottobre. Questa mattina la Capitale si è svegliata con le strade bloccate. Gli attivisti di “Ultima generazione” sono tornati a manifestare a favore del clima.
Due i punti interessati dalle manifestazioni. Intorno alle 8 di questa mattina i giovani si sono riuniti in via Salaria, incrocio via Grottazzolina, e in via Marco Polo, in direzione Piramide.
La manifestazione ha preso la forma di un sit-in, quando i giovani attivisti, armati di striscioni con scritto “No gas, no carbone”, si sono seduti al centro delle arterie stradali. In entrambi i punti occupati sono presto intervenute le Forze dell’Ordine, portando via i partecipanti. Lunghe le code prodotte dai blocchi.
La scelta di compiere un gesto così forte è arrivata in seguito ad un periodo di 33 giorni di sciopero della fame, rimasto apparentemente inascoltato da parte dei segretari di partito ai quali gli attivisti si sarebbero rivolti, e dopo due blocchi stradali portati avanti a Padova e Milano il 6 ottobre.
I giovani lamentano il totale disinteresse verso la loro causa da parte dei politici italiani, persino dopo un sit-in sotto Montecitorio. Le richieste sarebbero quindi al momento un incontro pubblico con Letta, Salvini, Meloni e Conte, per poter parlare di crisi sociale e climatica e la firma di un accordo in cui le forze politiche si impegnino a creare un Decreto Legge contro la riapertura delle centrali di idrocarburi su suolo italiano, entro un mese dall’insediamento del governo.
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