Se Campo Catino piange, Campostaffi non se la ride. Entrambe le due stazioni sciistiche a nord della Ciociaria sono a rischio quest’anno. Tra l’incognita della neve, si aggiunge lo spaventoso caro energetico che sta colpendo la nostra nazione.
A Campo Catino il comune sta cercando di affidare con gestione decennale gli impianti. L’anno scorso nessuno rispose al bando e fu il comune stesso a prendere le redini.
A Campostaffi invece la gestione è privata, ma il gestore ci ha spiegato che se l’anno scorso avevano pagato circa 30mila euro di corrente, quest’anno hanno preventivato di pagarne 100mila. Il gestore si chiede se sarà possibile aprire durante i giorni feriali con questi costi? I dipendenti siccome hanno qualifiche e crediti formativi attinenti a impianti a fune e seggiovie, giustamente non accetterebbero di lavorare soltanto nei weekend. Di conseguenza il gestore ce la metterà tutta per aprire 7 giorni su 7.
Se le istituzioni, in particolar modo quelle comunali, non interverranno in aiuto, molto probabilmente di riflesso il calo turistico colpirà anche altre attività commerciali e gli introiti stessi per lo Stato. Il gestore ha chiesto aiuto al comune di Filettino, ma gli sarebbe stato negato per mancanza di fondi, come dichiarato dal sindaco Taurisano alla Rai.
Il sindaco ha dichiarato ai microfoni di Tgr Lazio che “L’Amministrazione può supportare nel completamento e rinnovamento di opere, ma sicuramente non abbiamo le risorse economiche per pagare le bollette”
Abbiamo provato a contattare Taurisano telefonicamente. L’unica cosa che ha potuto brevemente dirci è che sono stati stanziati 100mila euro. Soldi che però sono stati usati per una revisione quinquennale sulla seggiovia anticotento. Sono stati usati anche per l’allungamento dei teppeti di risalita, per l’acquisto del serbatoio del gasolio del battipista e un ulteriore serbatoio d’acqua a servizio del bar e dei bagni ingresso pista. Infine la sostituzione delle pompe delle fognature. Nel contratto è previsto che il consumo sia a carico del gestore.
Il comune fattivamente non può pagare le bollette del gestore.
Il sindaco ha spiegato che il gestore potrebbe eventualmente alzare i prezzi dei biglietti che finora sono al minimo. Magari non tanto, ma con un margine che sia sufficiente a tamponare la situazione. Taurisano propone per esempio di mettere il costo di 1 euro per l’uso dei bagni.
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