Aveva 95 anni”Lilio” Sforza Ruspoli, ultimo Principe Romano. Si è spento dopo una lunga malattia.
Dirigente d’azienda, politico di spicco, ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta, Lilio eratra gli ultimi rappresentanti di una delle più antiche famiglie romane, imparentate con altre famiglie aristocratiche.
Era nato il 23 gennaio del 1927 (stesso anno della Regina Elisabetta II), figlio di Francesco Ruspoli e Claudia Matarazzo
Nel 2010 è stato nominato Accademico Pontificio, entrando così a far parte della più antica Accademia Pontificia di Belle Arti e Lettere.E’ attualmente delegato dell’Ordine Costantiniano per Roma e per il Lazio, il cui Gran Maestro è il principe Carlo di Borbone.
Dall’infanzia in poi la sua vita è stata sempre molto movimentata. Rimasto orfano della madre a otto anni, Sforza ritorna in Brasile. Luogo dove rimane per alcuni anni accanto al nonno materno Francesco Matarazzo, simbolo dell’emigrazione italiana in Sud America.
Ancora giovanissimo ritorna in Italia ed entra come membro del comitato esecutivo nella Banca Romana a fianco di Arturo Osio, fondatore della Banca Nazionale del Lavoro (BNL).
Il sodalizio che ruota intorno ad Osio e del quale fanno parte , tra gli altri, Leo Longanesi, Ernesto Fassio, Carlo Pesenti, Renato Angiolillo, Franco Marinotti, Mino Maccari, Roberto Rossellini, è una grande scuola di vita. In quegli anni è assai significativa, anche se sporadica, la presenza di Don Sturzo.
Negli 1956 fonda i Centri d’Azione Agraria, un movimento apartitico, interclassista, in difesa della civiltà contadina.
Nel 1989 Sforza Ruspoli si presenta come capolista indipendente del MSI-DN e viene eletto al Consiglio Comunale di Roma con 37.240 voti di preferenza. La sua azione politica si dedica principalmente alla tutela della dignità dei cittadini più umili.
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