Roma. Grande tensione questa mattina all’Università La Sapienza. Blitz di cinquanta studenti di un collettivo di sinistra.
Nella mattinata di oggi si stava svolgendo al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza un convegno organizzato da Azione Universitaria, quando una cinquantina di studenti appartenenti a collettivi universitari di sinistra hanno fatto irruzione. Al convegno stava partecipando anche Daniele Capezzone ed erano attesi esponenti di Fratelli d’Italia.
“Fuori i fascisti dalla Sapienza”, questo recitava lo striscione esposto da alcuni manifestanti, muniti anche di fumogeni, che volevano accedere all’evento. A sedare la situazione sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno risposto anche con alcune cariche di alleggerimento.
Gli scontri fra studenti e polizia sono durati appena 5 minuti, successivamente i manifestanti hanno avviato un corteo in piazzale Aldo Moro. Con i cartelloni alla mano la protesta è proseguita, “Fuori i fascisti dalla Sapienza, antifascismo e anticapitalismo” spiccava sui teli bianchi, a lettere nere e rosse.
Uno studente sembrerebbe essere stato identificato, in quanto trovato a brandire un’asta contro gli agenti. La sua posizione non è ancora nota, ma sarebbe al vaglio della polizia.
Immediato il duro commento della rettrice, Antonella Polimeni. “L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”, dichiara pubblicamente la Polimeni.
L’ateneo romano ci tiene anche a chiarire che il convegno organizzato da Azione Universitaria sia stato regolarmente autorizzato, come avviene quotidianamente con tante altre associazioni studentesche. L’ateneo continua in una dichiarazione “Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno il dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva”.
Tempestiva anche la risposta del Fronte della Gioventù Comunista, che lancia forti accuse all’ateneo. “La risposta di Sapienza non si è fatta attendere. Cancelli sbarrati, cordone di polizia, cariche e fermi, questa la risposta alla mobilitazione degli studenti” dice. La contestazione continua “L’atteggiamento dell’amministrazione è a dir poco vergognoso: in un’università in cui mancano spazi, con tasse sempre più alte e barriere economiche per gli studenti degli strati popolari, Sapienza pensa ad organizzare convegni con esponenti di governo, pro-vita e antiabortisti”. “Sapienza condanni immediatamente ciò che è successo” conclude.
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