Arcinazzo Romano
Questa notte è scomparso Giacomo Troja, 91 anni, ex sindaco di Arcinazzo Romano e politico di grande rilievo nel panorama regionale. I funerali saranno celebrati mercoledì 2 novembre alle 10.30 al cimitero comunale del paese.
La nostra Redazione, ed in particolare il Direttore, con cui c’era un rapporto di amicizia, si stringono al dolore dei familiari.
Giacomo Troja, decano delle amministrazioni
Giacomo Troja, nato il 9 aprile del 1931, aveva concluso il suo mandato come sindaco di Arcinazzo Romano due anni fa, non ricandidandosi avendo raggiunto la veneranda età di quasi 90 anni.
In gioventù Giacomo, ha avuto un passato nella Cisl dal 1956 al 1957, nell’Enpas, dal 1964 al 1980 con incarichi direttivi, dedicandosi alla politica successivamente.
La politica
Come Sindaco ha ricoperto tre mandati. Il primo dal 1996 al 2000, il secondo ed il terzo dal 2010 al 2020, venendo riconfermato alle elezioni del 2015.
Troja ha ricoperto diversi incarichi politici anche nella Regione Lazio, con 4 legislature alla Pisana di cui 10 anni come Assessore Regionale del Lavoro, al Personale e alle questioni dell’immigrazione; una forza inarrestabile la sua che lo ha visto protagonista della politica locale e non, rappresentando Arcinazzo Romano agli occhi della nazione con grande caparbietà e spirito di presenza.
Grazie al suo ruolo regionale è stato promotore dell’ospedale Montano di Subiaco e della legge regionale sui finanziamenti ai piccoli comuni, oltre ovviamente ad agevolazioni per il lavoro giovanile, fondi speciali per imprese in crisi etc.etc.
Uomo di opere e munificenza
Molti coloro che possono testimoniare l’ottimo operato di Giacomo, che ha reso “virtuoso” il comune e che spesso ha anche usato le proprie personali risorse finanziarie per promuoverlo o fornire servizi essenziali.
Infatti, grazie agli incarichi regionali Troja, percepiva una discreta rendita pensionistica, che gli ha permesso di proporsi come sindaco del paese di Arcinazzo Romano gratuitamente, rinunciando per ben 3 mandati alle 1.400 euro di indennità previste, con le quali il comune ha potuto acquistare il pulmino scolastico per i bambini che frequentano la scuola media di Affile e stipendiare un insegnante nella scuola dell’infanzia di Arcinazzo.
Non solo, ma siamo anche a conoscenza di diverse opere di munificenza che Giacomo Troja ha perpetrato, aiutando chi in difficoltà, senza tuttavia pubblicizzare le sue opere caritatevoli.
Il sindaco più anziano del Lazio
“Si, sono come lo Stock 84, quello che non invecchia mai…” aveva dichiarato in un’intervista a il Tempo ironicamente, quando fu eletto 5 anni fa, all’età di 84 anni.
“Io sindaco a 84 anni? Solo gli elettori possono farmi smettere” disse. Elettori che gli diedero la fiducia più di una volta. Nel 2015 vinse con il 52% delle preferenze.
Sempre il Tempo, gli chiese se una volta concluso questo mandato avesse deciso di ricandidarsi oppure di seguire le orme di Napolitano che a 89 anni aveva concluso la sua carriera e lui rispose “No, no, seguirò Napolitano. Però fino a quando il buon Dio mi darà la salute fisica e mentale continuerò a servire il mio Paese. Mi sono ricandidato solo perché il nostro gruppo ha deciso in questo modo di preparare i giovani della lista a un’esperienza amministrativa: i sindaci non s’inventano”.