Ora c’è una data certa: 10 Novembre 2022 ore 12,00!
È quella dell’unificazione delle diocesi Anagni-Alatri con quella di Frosinone-Ferentino-Veroli in “persona episcopi” espressione latina, questa, usata dalla Santa Sede per indicare l’unione di due o più Diocesi, con la quale si lasciano inalterate le strutture di ciascuna (Seminario, cattedrali, uffici di curia, organismi) ad eccezione del ministero episcopale, che è esercitato da un unico vescovo.
Già nel passato papa Francesco aveva parlato della riduzione delle diocesi italiane e lo stesso Bergoglio aveva sollecitato un’accelerazione nel progetto di riordino delle diocesi.
Pertanto è Mons. Ambrogio Spreafico, 72 anni, già vescovo della Diocesi di Frosinone che conta circa 180,000 fedeli, a guidare la transizione della nuova diocesi Frosinone-Ferentino-Veroli- Anagni-Alatri che dovrebbe avvenire nella metà di Gennaio 2023 (cioè a distanza di due mesi dall’avvenuta nomina).
Mons. Lorenzo Loppa, è stato nominato da Papa Francesco, Amministratore Apostolico della Diocesi di Anagni-Alatri, fino a quando, il successore monsignor Spreafico prenderà possesso della basilica cattedrale di Santa Maria Annunziata di Anagni.
Già da diverso tempo (vedi Ciociaria Oggi del 7 Giugno 1997) la Segreteria di Stato vaticana aveva avanzato il possibile assorbimento della diocesi di Anagni-Alatri in quella di Frosinone-Ferentino-Veroli.
Per la cronaca già le diocesi Anagni-Alatri furono unite in persona episcopi sotto la guida di mons. Florenzani e Garlato nel 1986 con un decreto del 30 settembre emesso dalla Santa Sede e successivamente è stato, mons. Luigi Belloli il “padre” a guidare la transizione, senza danni, riconoscendo le peculiarità di ciascuna realtà, spingendo verso una convergenza le trasformazioni sociali e culturali che incalzavano, che richiedevano risposte decise e non confuse.
Pertanto la diocesi Anagni-Alatri, considerata una diocesi “piccola” con circa 92.000 fedeli, dopo 36 anni dall’unificazione dal 1986 al 2022 si è nuovamente unificata con quella di Frosinone con un decreto del 10 novembre 2022 emesso dalla Santa Sede dopo le dimissioni di mons. Lorenzo Loppa per raggiunti limiti di età.
I precedenti accorpamenti in “persona episcopi” nelle diocesi in ciociaria e nella provincia romana ci sono già stati:
nel 2014 c’è stata la fusione della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo con alla guida il vescovo Gerardo Antonazzo;
nel 2019 la diocesi di Tivoli con la sede suburbicaria di Palestrina con alla guida il vescovo Mauro Parmeggiani.
nel 2020 Modena-Nonantola e Carpi; Camerino-San Severino Marche e Fabriano-Matelica; Nuoro e Lanusei;
e nel 2021sono state quelle di Pozzuoli e Ischia; Teano-Calvi e Alife-Caiazzo.
Mons. Lorenzo Loppa nato a Segni il 14 Luglio 1947 da Fernando e Giuseppina Maronita, è stato nominato Vescovo il 28 Giugno 2002 da Giovanni Paolo II ora santo, e ricevette l’ordinazione episcopale della diocesi Aangi-Alatri il 22 Settembre dello stesso anno dal Cardinale vicario Camillo Ruini nella cattedrale di Anagni, succedendo a Mons. Francesco Lambiasi.
Amato e stimato dalla popolazione della chiesa anagnina, il Vescovo Lorenzo fin da subito aveva riscosso simpatia tra la gente per il suo carattere umile, disponibile e pieno di Dio.
Primo di cinque figli, ha vissuto la sua fanciullezza a Segni, dove ha frequentato le scuole elementari, l’oratorio e le attività dell’Azione cattolica ragazzi.
Il 1° ottobre 1958 è entrato nel Seminario Vescovile di Segni dove ha frequentato la scuola media e il ginnasio.
Nell’ottobre del 1963 è entrato nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, frequentando il Liceo Classico e il corso di teologia in un momento di particolare fervore di studi e di spiritualità coincidente con la celebrazione e la chiusura del vaticano II e gli anni del post Concilio.
Il 17 Luglio del 1971fu ordinato sacerdote da Monsignor Luigi Maria Carli, prima di divenire Vescovo della Diocesi Anagni-Alatri, mons. Loppa ha ricoperto varie cariche nella sua chiesa di provenienza tra cui quella di Vicario episcopale per la Pastorale ed ha insegnato Religione nelle scuole superiori statali di Colleferro e Segni ed ha lavorato nel campo giovanile.
Dalla Diocesi di Anagni Alatri, è uscito anche Mons. Domenico Pompili Vescovo di Verona e amministratore di quella di Rieti.
Loppa ha conseguito il dottorato in Teologia presso l’Università Lateranense con la tesi “In persona Christi Nomine Ecclesiae: linee per una teologia del ministero nel Vaticano II e nel magistero post-conciliare”.
La presenza di Mons. Loppa in ogni manifestazione religiosa che teneva nella sua Diocesi è sempre stata un evento che richiamava tutti alla fede, alla testimonianza, alla gioia di appartenere a Gesù ed alla sua Chiesa, per diventare continuamente veri credenti che amano, comprendono e vivono il Vangelo.
Le parole del Vescovo hanno sempre raggiunto gli animi degli uditori, scuotendo i torpori dello spirito abitudinario, insegnando ed incitando alla pratica di vita, spargendo semi di “sapienza” che hanno generato frutti fecondi nella “vigna” della sua diocesi.
Il Vescovo ha dimostrato sempre la sua disponibilità verso tutto e tutti, la sua attiva partecipazione ad ogni iniziativa, in ogni luogo, vicino ad ogni “gruppo”, tra la folla e tra meno numerosi fedeli, dimostrando di aver fatto suo, nel credere e nell’agire, quello aggettivo dato da Gesù a sé stesso “buono” pastore.
In una intervista Loppa aveva detto: “Un sentimento di riconoscenza e gratitudine va a Dio, al Santo Padre Francesco, ma pure a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI, ai miei confratelli nell’Episcopato, ai presbiteri, ai diaconi che in questi anni sono stati, con voi laici, degli splendidi compagni di viaggio, che ho cercato di servire nella maniera più serena e più feconda possibile.
Grazie, affido tutti al Signore e chiedo perdono per qualche inadempienza compiuta.
A Mons. Loppa giungano gli auguri di buon riposo dalla comunità diocesana e dalla nostra Redazione.
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