Brusca fine per il percorso a Ballando con le Stelle di Enrico Montesano. “Inaccettabile” il comportamento dell’attore per la Rai.
Risale a sabato la vicenda che sta portando scompiglio nel mondo della televisione italiana. Nel corso della puntata del programma Ballando con le Stelle, in onda su Rai 1 in prima serata, sono state mostrate le immagini delle prove settimanali di Montesano con la ballerina Alessandra Tripoli. In sala l’attore ha sfoggiato una maglia nera, sulla quale campeggiava in giallo la scritta “Memento audere semper”, motto dannunziano di triste memoria.
Da qui la decisione di Viale Mazzini di espellere l’attore dalla competizione danzante.
Le dichiarazioni ufficiali
“Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento. È decisione, dunque, della Rai interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera Ballando con le stelle” recita una nota Rai.
Nel frattempo, anche lo stesso Montesano ha pubblicato un post di scuse sul suo profilo Facebook: “Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma. Sono un collezionista di maglie ho quella di Mao, dell’urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un’ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente”.
Le polemiche
Molte le polemiche, anche da parte di personaggi televisivi. L’opinione è divisa fra chi attacca Montesano e chi chiede a gran voce spiegazioni all’azienda Rai, colpevole di un mancato controllo.
Proprio sul controllo da parte dell’emittente televisiva torna a parlare il diretto interessato. Nel lungo post, pubblicato su Facebook, esplicita anche la volontà di procedere con azioni legali. “Avendo avuto notizia che la Rai vorrebbe disporre il mio allontanamento dal programma ballando con le stelle, dichiaro la mia assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista.
Ho precisato che la maglietta da me indossata, che fa parte di una mia collezione da anni è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda antidemocratica.
Ricordo che la maglietta contiene una frase di Gabriele D’Annunzio che è liberamente riprodotta anche nei libri di studio di letteratura italiana adottati nelle scuole.
Altresì aggiungo che la maglietta da me indossata è stata vista dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione.
Aggiungo che il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini.
Ho dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma insieme al mio agente Settimio Colangelo di esaminare la situazione per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità”.
La risposta dell’attore
A chi invece lo accusa di malafede l’attore risponde così: “Ho chiesto formalmente al Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, di ricevermi affinché io possa rammentare il mio passato di uomo legato al rigoroso rispetto dei valori della libertà e della democrazia. Voglio, altresì, dimostrare come tale mio atteggiamento sia rimasto saldo e rigoroso nel tempo e che l’episodio in cui sono maldestramente caduto vada imputato ad una leggerezza compiuta in assoluta buona fede.
Sono certo che il Presidente dell’ANPI, che so essere persona dotata di equilibrio e di saggezza, vorrà ricevermi quanto prima”.