Ecco come è stata salvata dal dissesto idrogeologico la Collina Pier Fanali
La collina Pier Fanali, che sovrasta l’abitato di Piglio, aveva cominciato a smottare procurando una frana nel 1972 e ben tre crolli dei muri di sostegno (1981-1985-1996) che avevano messo a repentaglio ripetutamente l’incolumità di persone e di cose.
Nel corso del tempo si sono mossi a vario titolo i Vigili del Fuoco, il Genio Civile di Frosinone, il Comune di Piglio, la Protezione Civile (grandi rischi), il Prefetto di Frosinone dopo che la stampa aveva puntualmente segnalato, ad ogni crollo, lo stato di pericolosità dell’intera collina, anticipando il più delle volte quei controlli che dovevano susseguirsi periodicamente dagli organi preposti.
1989
Nell’aprile del 1989, alla presenza di funzionari era stato fatto il punto della situazione e si era deciso di provvedere, quanto prima, a consolidare la stabilità della collina, previa richiesta di stanziamenti di fondi anche sulla scorta delle indicazioni suggerite dal rappresentante del Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche, il quale aveva consigliato un’indagine geologica del pendio della collina Pier Fanali.
2007
Nel 2007, a seguito di un sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone Settore Viabilità, Servizio 1°, il Responsabile del Servizio Ing. Trento, in data 13 Febbraio 2007 prot. 38022 aveva inviato una lettera alla Regione Lazio -Area Decentrata- Viale Mazzini 03100 Frosinone con la quale evidenziava “una veloce evoluzione dello stato di potenziale pericolo in cui versa attualmente il tratto di strada provinciale n° 20 Piglio-Altipiani di Arcinazzo, Km. 4 per cui si chiede un intervento di somma urgenza onde evitare la chiusura al transito dell’arteria di che trattasi con forte disagio al traffico veicolare, e al fine di salvaguardare l’incolumità sia del pubblico transito che degli abitanti sottostanti la succitata strada”.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protesione Civile Prot. N° DPC/BRU/0042608 del 24/6/2008, il Capo del Dipartimento, Guido Bertolaso, comunicava che l’Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, aveva evidenziato che l’area della collina “Pier Fanali” è perimetrata nella “Carta degli scenari di rischio del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Rischio di frana – (PsAI-Rf), approvato con DPCM del 12 Dicembre 2006, come Area a rischio molto elevato (R4) per la presenza di indicatori di invasione di fenomenologie franose a massima intensità attesa alta.
Pertanto sono state invitate le Amministrazioni istituzionalmente competenti, Ministeri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone e il Comune di Piglio, a voler espletare gli adempimenti di competenza e ad adottare, nel contempo, le iniziative ritenute opportune per la tutela della pubblica e privata incolumità”.
2008
il Dirigente Dott. Antonio Fiorletta della Provincia di Frosinone, -Settore Sviluppo Sostenibile difesa del suolo e risorse idriche, Servizio e Ufficio difesa del suolo, con lettera Prot. N° 100038 del 2/7/2008, comunicava che la Giunta Regionale del Lazio in data 19/6/2007 con delibera n° 447, aveva approvato lo schema del II Accordo integrativo dell’Accordo di Programma Quadro “Difesa del suolo e tutela della costa” (APQ5).
Tale accordo integrativo, individuava nella tabella degli “Interventi della sezione programmatica”, cioè di quelli che dispongono delle condizioni finanziarie per essere attivati immediatamente e che saranno avviati “non appena si renderanno disponibili le risorse finanziarie”, l’intervento n° 34, “Consolidamento del dissesto in località Collina di Pier Fanale” nel Comune di Piglio per un importo di Euro 650.000,00 e contestualmente finanzia i primi 20 interventi previsti nella “Tabella degli interventi della fase attuativa”.
Il dott. Fiorletta faceva anche presente che spettava al Comune di Piglio attivarsi in merito al dissesto idrogeologico di cui all’oggetto, in quanto le funzioni amministrative e la realizzazione delle opere di consolidamento e difesa dei centri abitati, sono state attribuite ai Comuni ai sensi degli artt. 6 e 10 della Legge Regionale 11 Dicembre 1998 n° 53 “Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 Maggio 1989 n° 183”.
2009
Per onore di cronaca sul dissesto idrogeologico della collina Pier Fanale c’era stato l’interessamento anche dell’avv. Mario Felli ex Consigliere dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone con una lettera in data 19/12/2009 con la quale sollecitava il dott. Antonello Iannarilli Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone e l’ing. Gianluca Quattrini, Assessore all’Urbanistica, a dare immediato inizio ai lavori finanziati dalla Regione Lazio al fine di evitare la revoca della relativa delibera con la quale è stato finanziato l’importo di € 650.000,00 a copertura delle occorrenti opere per eliminare il denunciato grave stato di pericolo per la pubblica e privata l’incolumità dei cittadini.
L’opera successivamente è stata appaltata dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone nel mese di Settembre 2012 e le opere di ingegneria idraulica sono iniziate il 29 Ottobre 2012, dall’Impresa GorrasitCost srl Costruzioni Generali di Roccadaspide (SA), e sono terminate a Maggio 2014 per una variante in corso lavori.
E come nelle favole “tutti vissero felici e contenti”.
Giorgio Alessandro Pacetti