Frosinone. Caos multe. Decine le ingiunzioni di pagamento recapitate negli ultimi giorni.
Nell’ultimo periodo decine di cittadini frusinati e ciociari si sono visti recapitare ingiunzioni di pagamento dall’Ica, la società abilitata all riscossione coattiva delle entrate comunali per conto dell’amministrazione di Frosinone.
Si tratta principalmente di avvisi inerenti a violazioni del codice della strada, relative a infrazioni commesse in diversi anni, fra ci 2016 e 2017.
Brutta sorpresa per gli ammobiliasti che non avevano pagato le contravvenzioni, seppure per dimenticanza. Anche le multe più datate dovranno essere saldate, poiché a causa del Covid è stata emessa una moratoria che consente alle società di riscossione di posticipare il termine di prescrizione, perfino di due anni.
Da qui la spiacevole sorpresa, anche le sanzioni emesse fra il 2016 e 2017, che ormai sarebbero dovute cadere in prescrizione, saranno esigibili. Alcune contravvenzioni sono state, inoltre, recapitate con ingenti aumenti, particolarmente gravosi in considerazione del periodo storico attuale.
Chi vorrà potrà, entro 30 giorni dalla notifica, presentare ricorso al giudice di pace o richiesta di rateizzazione. Molti hanno già contattato le associazioni dei consumatori per presentare ricorsi o anche solo fare chiarezza sulla vicenda.
Richiamato dai cittadini il consigliere comunale Angelo Pizzutelli ha espresso la sua opinione, “In un contesto di crisi come questo, rilevato dalla stessa amministrazione comunale durante le festività natalizie in cui si doveva risparmiare per essere solidali con le famiglie in difficoltà economiche, ora che facciamo? Andiamo a bussare a denaro. Si tratta di sanzioni triplicate rispetto all’inizio. Lasciamo ogni deduzione alle famiglie. Ma mi domando: era opportuno farlo in questo contesto? Tecnicamente bisognerebbe spiegare alle famiglie – a me sono arrivate decine di segnalazioni – cosa è avvenuto circa l’avvenuto decorso della prescrizione”.
A fare chiarezza anche l’avvocato Giammarco Florenzani, del Codici, “A mio parere le sanzioni del 2016 sono ancora esigibili perché c’è una sospensione della prescrizione di 87 giorni. Entro il 27 marzo 2023 è corretta la notifica”.