Cronaca

Trevi nel Lazio. Incuria e degrado fra i Monti Simbruini. La protesta dei cittadini

Trevi nel Lazio. Degrado nel Parco dei Monti Simbruini. Arriva l’aspra critica dei cittadini alla gestione.

Sembrerebbe grave la situazione di degrado che sta investendo il Parco dei Monti Simbruini. A denunciarlo sono i cittadini sui social, lamentando una forte incuria da parte delle amministrazioni competenti.

Il progetto

Al centro lo stato del Museo dell’Acqua. Il progetto, in rappresentazione della grande ricchezza di sorgenti del territorio, avrebbe dovuto essere una nuova attrazione turistica per il comune di Trevi nel Lazio e dell’intera Valle dell’Aniene. L’intervento avrebbe previsto il recupero di un vecchio mulino, per il quale è stato stanziato un largo budget. Dopo circa 20 anni di lavori l’esito sarebbe l’oblio e il degrado. Testimoniato dalle foto diffuse online da alcuni utenti.

Foto tratta dal post della pagina Facebook “Unione e Cambiamento”

A fare eccezione sarebbe la “Porta del Parco”, che i cittadini denunciano essere la prediletta delle amministrazioni. Il monumento ricade nella pertinenza del comune di Subiaco, nonostante esso si trovi all’esterno del perimetro del parco.

Foto tratta dal post della pagina Facebook “Unione e Cambiamento”

Lo stato di forte abbandono sarebbe particolarmente evidente dalle immagini postate, dove sono ravvisabili atti di vandalismo, l’assenza del guardrail che dovrebbe separare il parco dalla S.R. Altipiani-Trevi, e la mancanza del cancello di accesso all’area del vecchio mulino. Proprio in quella zona, negli anni passati, sarebbe stata predisposta una zona di osservazione per i disabili, ad oggi caduta in un grave stato di incuria.

A preoccupare è anche il grande accumulo di sporcizia, che non risulterebbe essere mai stata rimossa.

I cittadini invocano l’intervento del sindaco di Trevi nel Lazio che, a detta degli indignati, non si sarebbe mai espresso in merito alla situazione. C’è chi grida alla compiacenza.

La zona del mulino sarebbe al momento interessata da un nuovo progetto, con l’obiettivo dell’edificazione di una fattoria didattica, nonostante non esista effettivamente una struttura che possa richiamare una fattoria.

Si tratterebbe di un accumulo di progetti all’ombra dell’ingombrante ecomostro che i cittadini denunciano essere il nuovo Ponte delle Tartare.

 

 

Immagini tratte da un post Facebook della pagina Unione e Cambiamento.

Francesca Ricci

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