Decreto Milleproproghe. Spostato al 2026 il termine massimo per sfruttare l’Isopensione o assegno di esodo. Si tratta di una sorta di prepensionamento esteso adesso da 4 a 7 anni. La misura sarebbe stata introdotta dall’art.4 della Legge Fornero e permetterebbe alle aziende con più di 15 dipendenti di stringere accordi con le organizzazioni sindacali, per favorire l’esodo dei dipendenti più anziani.
L’Isopensione è usufruibile dalle aziende con più di 15 dipendenti, che hanno un eccesso di personale. L’attività potrà richiedere il pensionamento del lavoratore con 7 anni di anticipo, sopperendo però sia all’assegno sostitutivo pensionistico sia alla contribuzione mensile sino alla soglia della pensione ordinaria. Queste somme dovranno essere versate dall’azienda direttamente all’Inps, facendo in modo che il dipendente riceva un assegno sostitutivo fino alla maturazione dei requisiti minimi.
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Per la concessione del “prepensionamento” sarà comunque necessaria la collaborazione dell’organizzazione sindacale e l’autorizzazione dell’Inps, responsabile del controllo dei requisiti contributivi del dipendente. Sempre l’Inps si occuperà di richiedere all’azienda una fidejussione che garantisca l’impegno economico preso nei confronti del lavoratore.
In mancanza di adempimento da parte dell’azienda l’Inps emetterà un avviso e al decorso di 180 giorni riscuoterà coattivamente il credito.
L’Isopensione non solo non godrà di perequazione automatica all’indice Instat e non permetterà trattenute, ma inoltre non si trasformerà automaticamente in pensione. Il prepensionato avrà dunque l’obbligo di presentare domanda di pensionamento all’istituto previdenziale.
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