Piglio secondo i più illustri studiosi di topografia romana (Nibby, Monsehn, Westphal), dovrebbe essere l’erede dell’antichissimo “Capitulum Hernicum” o “Kapitulon ton Ernikon” di cui fanno menzione sia Plinio che Strabone.

In effetti, nella zona pianeggiante che circonda il Paese, sede dell’antico “Capitulum”, non è difficile, ancora oggi, imbattersi in trabeazioni, epigrafi, resti fittili, avanzi di cisterne, acquedotti, cippi di colonne e ruderi di epoca romana nel classico “Opus Reticulatum“.

Passata dalla pianura fino a quota 620, tra le più sicure propaggini meridionali del Monte Scalambra, la colonia romana si organizzò in “CASTRUM“, il ” CASTRUM PYLEI”, del quale si hanno notizie fin dal 1088.

In un primo tempo dominio della diocesi di Anagni, il Paese conobbe successivamente la dominazione dei Caetani- De Pileo, di Corrado d’Antiochia (figlio naturale di Federico II di Svevia), dei Colonna di Paliano, degli Orsini, dei Borgia, (papa Alessandro VI), e dopo la battaglia di Lepanto, di nuovo dei Colonna.

Questo viaggio nella storia di Piglio non può avere carattere di completezza.

E’ solo una sintesi dei luoghi descritti a “volo di uccello” per tentare di ricostruire visivamente un immagine di Piglio, ricco di arte, di storia e di cultura.

Essere conosciuti in Italia e all’estero per il vino “Cesanese” è una gran cosa a cui dovrebbe essere aggiunta anche la conoscenza dell’arte e della cultura locale

Giorgio Alessandro Pacetti

INDICE

delle pubblicazioni

PIGLIO, TESORI DA RISCOPRIRE

su INFORMARE h24

a cura di Giorgio Alessandro Pacetti

PIGLIO, La Torre del Piano                                    24 febbraio 2023

PIGLIO, Santuario Madonna del Monte                 02 marzo 2023

PIGLIO, Villa di Nerva e acquedotto romano         06 marzo 2023

PIGLIO, Villa Patrizia                                            07 marzo 2023

PIGLIO, Le Grotte e le Cisterne                              08 marzo 2023

PIGLIO, Le Madonnelle                                         09 marzo 2023