Frosinone. Scandalo mascherine. Assolti due imprenditori ciociari.
Risale al 2020 l’inizio della vicenda che ha visto coinvolti due imprenditori del frusinate, quando furono a loro sequestrate dalla Guardia di Finanza migliaia di mascherine chirurgiche e ffp2. I due uomini avevano riconvertito le proprie attività in produzione di mascherine, sull’onda della necessità provocata dalla pandemia di Covid-19. A destare l’attenzione degli agenti sarebbero stati i prezzi esosi dei prodotti commercializzati dagli imprenditori. Si sarebbe trattato, in sostanza, di una vera e propria speculazione.
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Dopo un primo rinvio a giudizio gli imprenditori sono stati assolti, venerdì scorso, con formula piena dalla giudice Marta Tamburro del Tribunale di Frosinone. Ai due è stata, inoltre, restituita la merce posta sotto sequestro.
Secondo il difensore, Giampiero Vellucci, non sarebbe esistita nessuna speculazione. Il prezzo elevato, infatti, sarebbe dipeso dall’alta qualità della merce. Prodotti simili, ma di qualità spesso non corrispondente al prezzo, sarebbero stati commercializzati anche da marchi celebri, a cifre ben maggiori. Per rintracciare il reato, peraltro, si sarebbe dovuta verificare, oltre al prezzo elevato, la difficoltà a reperire i pezzi, eventualità assolutamente da escludersi a detta del legale. In quel periodo, infatti, le mascherine avrebbero subito un drastico incremento di produzione.
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