Nel cuore del territorio montano fra Lazio e Abruzzo, a Vallepietra, sorge il Santuario della Santissima Trinità. La sua storia è molto antica e le sue origini, ammantate da un velo di mistero, affondano le radici persino in racconti e leggende popolari. Da alcuni studi sarebbe emersa, tuttavia, la possibilità di una fondazione ad opera di monaci orientali o eremiti, ipotesi che si contrappone all’idea che la nascita del Santuario sia attribuibile all’opera di San Domenico di Sora.
I racconti che riguardano il luogo, che siano di tradizione popolare o letteraria, restituiscono uno scenario di grande suggestione. Secondo una storia tramandata da secoli un contadino, sul colle della Tagliata, assistette alla caduta di aratro e buoi nel precipizio. Spaventato, l’uomo avrebbe raggiunto il ripiano alla base del massiccio, dove gli animali giacevano accucciati di fronte ad un dipinto della Trinità, apparso per miracolo.
Un racconto di natura letteraria narra, invece, una leggenda differente. La storia, tramandata da una pergamena ormai perduta, racconta di due uomini ravennati che sarebbero fuggiti da Roma per scampare alle persecuzioni dell’imperatore Nerone. Trovato riparo sul Monte Autore incontrarono gli apostoli Pietro e Giovanni. Quella degli apostoli, tuttavia, non fu l’unica visita. I quattro furono raggiunti, infatti, da un angelo che donò loro cibo e acqua fresca. Il giorno dopo fu la volta della Trinità, che apparve per benedire il monte Autore.
Il Santuario è meta frequente di innumerevoli devoti, che compiono pellegrinaggi, principalmente da Lazio, Abruzzo e Campania, per raggiungere il luogo di culto. Arrivarvi è semplice, il Santuario, infatti, è raggiunto da una strada asfaltata e da una sterrata immersa in un bosco di faggi secolari, a partire dal pianoro carsico di Campo della Pietra.
Il pellegrinaggio a piedi verso il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra è caratterizzato da una lunghissima tradizione ininterrotta. Migliaia di fedeli, riuniti in compagnie, si incamminano con il caratteristico stendardo attraverso i percorsi montani nelle notti di plenilunio dopo la Pentecoste, alla vigilia della celebrazione della Trinità.