Cassino. La giovane vittima è stata massacrata di botte prima di essere colpita dal coltello dell’assassino. A dirlo è l’autopsia.
Ancora nuovi elementi sull’omicidio di Cassino. La vittima, la giovane Yirelis Pena Santana, sarebbe stata picchiata a morte dal suo aguzzino prima di essere ferita da molteplici coltellate, persino al volto. A farlo emergere è stata l’autopsia, secondo la quale la donna presenterebbe fratture su tutto il corpo e molteplici ematomi.
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L’omicida, da quanto appreso dalle indagini, sarebbe un 26enne residente a Cassino. L’uomo, operaio edile, si sarebbe abbandonato ad una furia incontrollabile. Non si esclude che potesse essere in condizioni di alterazione psicofisica. L’ipotesi è quella dell’omicidio passionale.
Si è svolto ieri, nel pomeriggio, l’interrogatorio del presunto colpevole Sandro Di Carlo, il quale si è rifiutato di rispondere alle domande degli inquirenti. Il suo legale, Alfredo Germani, avrebbe chiesto un secondo incontro, ritenuto necessario dalla difesa.
L’arresto è avvenuto nella notte fra domenica e lunedì, quando il ragazzo era di ritorno da Roma. Aveva ai piedi ancora le scarpe indossate la notte dell’omicidio.
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