La Festa della Repubblica, nata col referendum (Monarchia o Repubblica?) del 2 Giugno 1946 verrà festeggiata anche a Piglio per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre.
A seguito, poi, dei risultati delle elezioni comunali svoltisi a Piglio il 17 Marzo 1946, con il 1° Verbale del 13 Aprile 1946 venivano proclamati i seguenti consiglieri:
Francesco Spirito, Ludovico Bottini, Vittorio Massimi, Andrea Fantini, Giovanni Graziani, Nazzareno Celletti, Loreto Simeoni, Francesco Ceccaroni, Andrea Cataldo Scussa, Alfredo Loreti, Umberto Carapellotti, Domenico Lolli, Luigi Atturo, Carlo D’Ippoliti, Lucio Colavecchi, Sante Ceccaroni, Felice Roazzi, Pasquale Iadicicco, Raniero Massimi e Luigi Federici
Con il Verbale n° 2 sempre del 13 Aprile 1946 n° 2192/19 del Registro delle Deliberazioni del Comune di Piglio, a firma del Prefetto Siragusa e del Segretario Comunale Fabozzi, veniva eletto sindaco di Piglio il Sig.Francesco Spirito (alias Checco Grazia) con 12 voti su 20.
Oltre ai due verbali storici per la comunità pigliese veniva pubblicato nello stesso anno 1946 anche il periodico di cultura civile-religiosa e storico-archeologica dal titolo “Capitulum Hernicorum”, stampato dalla Tipografia Poliglotta Vaticana, grazie al Direttore Responsabile don. Adelmo Loreti di Piglio,
Non a caso don Adelmo aveva scritto:
nel prossimo numero sarebbero stati pubblicati articoli di sommo interesse storico riguardanti l’origine dle antiche famiglie di Piglio.
Purtroppo,però, ciò non avvenne e il primo numero del Periodico Capitulum Hericorum” rimase anche l’unico.
A far rivivere questa “testata” nella sua veste di giornalista-pubblicista è ora Giorgio Alessandro Pacetti, memoria storica di Piglio, che continua nell’opera di conservazione degli avvenimenti di Piglio “ad perpetuam memoriam”, con la sua biblioteca fatta da ritagli di giornali.
Giorgio Alessandro Pacetti