Trevi nel Lazio
Proprio non sono andate giù le parole di Silvio Grazioli, sindaco di Trevi nel Lazio, agli esponenti della minoranza di Unione e Cambiamento.
Con un lungo e dettagliato comunicato che riportiamo integralmente, la minoranza vuole smontare le dichiarazioni fornite a una testata locale.
Il comunicato di Unione e Cambiamento “Grazioli vende fumo”
Ci scuserà il Sindaco Grazioli se davvero non riusciamo a condividere il suo entusiasmo per i presunti successi dell’estate trebana, come non riescono a fare gran parte dei cittadini, i quali, di fronte al comunicato apparso ieri sulla pagina dell’Amministrazione, immaginiamo si siano fatti un’amara risata.
Le associazioni del territorio
Se da un lato, infatti, plaudiamo anche noi alle iniziative delle associazioni, non possiamo che constatare, ancora una volta, come proprio le attività delle associazioni, e di una in particolare (Juvenilia), riempiano il programma di agosto, dando un senso all’estate trebana.
Che Grazioli, tra le righe, voglia prendersi il merito anche di ciò, lo troviamo risibile.
Anche se ormai è un esercizio che pratica, con scarso senso della dignità, in ogni occasione che gli possa far comodo e senza arrossire.
Quello che fanno le associazioni è merito esclusivo dei loro sforzi, materiali ed economici, e della loro non rassegnazione a vedere il paese morire di fronte ad un’Amministrazione inerte e senza idee.
L’assenza di eventi
E qui veniamo alle note dolenti.
Dal canto suo, infatti, per l’ennesima volta, l’Amministrazione Comunale non è stata in grado di elaborare un proprio programma culturale e turistico con eventi che coprissero, se non tutta l’estate, buona parte di essa, come avviene ormai ovunque.
A Trevi ci si affida ad uno schema ormai vecchio di decenni, consistente nel delegare il tutto al comitato San Pietro, ente giuridicamente diverso dal Comune, che dovrebbe occuparsi, come da nome, delle festività legate al santo patrono e che invece diviene un contenitore in cui l’Amministrazione riversa di tutto e di più in una commistione poco chiara, che negli anni di amministrazione Grazioli ha portato a spendere cifre folli, a spese della collettività a fronte di risultati scadenti per non definirli penosi.
In un paese normale ci sarebbe un assessorato al turismo e alla cultura che elabora eventi e programmi per tutto l’anno, mentre qui si aspettano gli ultimi 15 giorni di agosto per le solite iniziative, per lo più di dubbio gusto, che si ripetono uguali o molto simili ogni anno.
La critica
Non una manifestazione realmente attrattiva e spendibile turisticamente, non un evento davvero caratterizzante.
Il punto “forte” è rappresentato da presentazioni di libri (?) sparse qua e là, senza un filo conduttore, in occasioni delle quali il Sindaco, però, può impartire la consueta lezioncina di storia non richiesta.
Pensare che altrove si organizzano vere e proprie rassegne letterarie con autori di rilievo nazionale e internazionale.
Pensare che altrove si tengono aperti e funzionanti i musei, mentre Grazioli & c. il nostro lo hanno fatto cancellare dalla rete regionale e non ci sarà alcuna mostra pittorica che potrà sopperire a questo sfregio verso il paese.
Pensare che altrove si organizzano rassegne musicali di qualità, conosciute ovunque, che garantiscono visibilità e affluenza turistica vera, mentre qui alcuni spettacoli fungono invece da “sfollagente”, come ben sanno cittadini e commercianti. Tanto per sottolinearne la qualità!
Ma quelli che non capiscono nulla sono gli altri, evidentemente!
Questo è ciò che Grazioli, con molta fantasia, chiama dunque offerta culturale e turistica, evidenziando tutti i limiti di vedute della sua amministrazione.
I meriti del web
E pensare che il nostro territorio sta godendo di una incredibile visibilità grazie ai social network ed in particolare alle pagine di promozione turistica della Ciociaria e del Lazio e agli influencer che rilanciano le immagini e i video dei nostri tesori (a partire dalla Cascata), attirando centinaia e centinaia di visatori.
Non possiamo fare a meno di chiederci se i nostri amministratori, con lo sguardo sempre rivolto al passato, si siano accorti di ciò che accade sotto il proprio naso.
Visto come non gestiscono il caos che si crea alla Cascata crediamo proprio di no.
Insomma, mentre gli altri raccolgono i successi veri, frutto di programmazioni accurate e di qualità indiscussa, a noi, oltre al danno di avere un’Amministrazione priva di alcuna progettualità turistica, e non solo, ci toccano anche i comunicati del Sindaco, che si fanno beffe della realtà e dell’intelligenza collettiva.
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