Anagni. Orrore in città, dove un gruppo di giovani della “Fiuggi bene” si scaglia contro una capretta. L’animale, ucciso a calci, è stato poi lanciato oltre un muretto. Online il video registrato dai colpevoli.
La raccapricciante vicenda ha avuto luogo ad Anagni, domenica sera, durante una festa di compleanno. Quella che avrebbe dovuto essere un’occasione di convivialità si è ben presto tramutata in un incubo. L’animale, una capretta di pochi mesi, si trovava nell’agriturismo, dove si stava svolgendo l’evento. Abituata al contatto umano è stata facilmente avvicinata da uno dei ragazzi del gruppo. Proprio quest’ultimo le avrebbe inferto le prime dolorose percosse. Non pago della sofferenza inflitta all’animale, e incitato dai presenti, ha continuato, fino a strappargli la vita. Nessuno avrebbe tentato di porre fine alla barbarie.
Il piccolo corpicino è stato poi gettato oltre un muretto, fra le risate generali. Online sono poi apparse le immagini della terrificante scena.
Immediata la denuncia da parte del titolare dell’agriturismo, depositata presso i Carabinieri di Anagni. L’uomo si è accorto, con orrore, della morte dell’animale solo la mattina successiva. Attualmente sarebbe in corso un procedimento per omessa custodia o malgoverno di animale. Sembra, inoltre, che due adolescenti residenti a Fiuggi siano stati inseriti nel registro degli indagati per uccisione di animale dal Tribunale dei minori di Roma. Il pm, dopo aver visionato le immagini dei filmati, avrebbe disposto l’apertura di un procedimento investigativo.
Individuati i due colpevoli, il giovane artefice delle percosse e il complice che lo ha filmato, i Carabinieri hanno ascoltato tutti i presenti alla festa. Chiunque venga ritenuto responsabile sarà passibile di una condanna da quattro mesi a due anni di reclusione.
Non si tratta del primo caso di violenza sugli animali avvenuto in provincia di Frosinone negli ultimi tempi. Risale a qualche mese fa, infatti, un video ritraente un ragazzino scagliato con violenza contro un gatto.
Indignato e furioso il mondo animalista. “Questo genere di delitti sono l’espressione di pericolosità sociale e auspichiamo una volta di più che il legislatore metta finalmente mano a una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per questi reati”, dichiara Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) attraverso la legale Claudia Taccani. La stessa associazione, insieme a Lav (Lega antivivisezione), si è detta pronta a dichiararsi parte civile. Proprio Lav comunica, con le parole di Bianca Boldrini, “Servono pene certe ed esemplari e siamo pronti a intervenire nel processo che confidiamo si aprirà e in cui Lav chiederà di costituirsi parte civile.
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