Questa storica chiesetta, salita alla ribalta 39 anni fa (26 Dicembre 1984) per il ritrovamento di un affresco di scuola giottesca riproducente la Madonna delle Rose in trono attorniata dal Beato Andrea Conti, da San Giovanni Battista, da San Leonardo e da Sant’Antonio Abate, è l’unico luogo sacro nella Regione a possedere due affreschi di Madonne uno del ‘300 e l’altro del ‘500.
Il necessario restauro
Purtroppo questo ultimo affresco, riproducente la Madonna della Valle, nella sua totalità deve essere ancora liberato dalla tinta sovrastante; ma nella parte visibile al momento si scorgono la Madonna con il Bambino in braccio e, più in basso, San Giovannino che porge al piccolo Gesù una croce.
Questo affresco rischia di veder rovinata la sua fragile struttura se non si interviene immediatamente con una urgente opera di restauro, come è stato fatto per l’affresco trecentesco sotto la direzione del dott. Franco Rossi della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Monumentali del Lazio nel 1991.
I fondi
Per la cronaca il Ministero per i Beni Culturali e Ambientale aveva stanziato alla chiesa di San Rocco Madonna della Valle la somma di 70 milioni delle vecchie lire a seguito della perizia redatta dal Soprintendente per i Beni Ambientali del Lazio per i lavori di conservazione, ripristino ed incremento del patrimonio storico- artistico della Nazione della chiesa.
Al fine di non vanificare le spese finora sostenute, da queste colonne si fa appello alla sensibilità del Ministro ai Beni Culturali on. SANGIULIANO, al Presidente della Regione Lazio on. ROCCA e alla Soprintendenza ai Beni Monumentali, Architettonici e Artistici del Lazio a voler provvedere affinché, almeno nel prossimo esercizio finanziario, siano stanziate le somme necessarie al completamento delle opere intraprese, in modo da difendere un patrimonio artistico, così prezioso, che non deve essere distrutto per l’incuria di tutti.
La chiesa di San Rocco è un patrimonio non solo di Piglio, ma di tutta l’arte italiana.
E’ perciò fondamentale mettere in atto tutte le opere necessarie affinché essa venga preservata dall’usura del tempo per gli anni a venire.
Giorgio Alessandro Pacetti