Una coppia di coniugi over novantenni e invalidi, dovrà rimuovere la rampa per disabili allestita nel proprio condominio. La decisione inverosimile è arrivata da un giudice, dopo il ricorso presentato dai vicini di casa. Nelle motivazioni il magistrato ha indicato che la delibera per l’installazione non era stata votata in maniera unanime da tutta l’assemblea condominiale. La storia arriva da Il Messaggero. Una delibera avvenuta nel 2014 con l’approvazione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Fiuggi. Addirittura viene rilasciato anche un nuovo numero civico per il nuovo ingresso che viene realizzato.
La coppia vive da mezzo secolo nell’appartamento al secondo piano della palazzina, ma con il passare degli anni la donna è rimasta invalida al 100%, mentre l’uomo può camminare solo poco alla volta. L’assenza dell’ascensore ha costretto i due coniugi a richiedere l’ausilio della rampa per non rimanere prigionieri dentro casa. La strumentazione è stata allestita all’esterno dell’edificio, consentendo alla coppia di entrare e uscire dal balcone.
Ma quella rampa a qualcuno proprio non andava giù. Non importava che fosse essenziale per la coppia, per poter continuare ad avere una vita normale. Gli inquilini del primo piano, posto sotto a quello dove vivono i due anziani non erano consenzienti. La rampa, secondo le motivazioni fornite, passando di lato al loro balcone gli ostruiva la visuale. Pertanto gli inquilini contrariati decidono di citare in giudizio sia la coppia di anziani che i vicini, che avevano dato l’approvazione al progetto.
Secondo i vicini contrari e secondo anche il giudice, la delibera sarebbe da considerarsi priva di validità in quanto approvata dalla maggioranza e non in maniera unanime, come da regolamento.
Per anni, dal 2014 fino ad oggi la lite è proseguita in aula di tribunale, fino a quando non è arrivata la sentenza emessa dal Tribunale di Frosinone. Il ricorso è stato accolto e i due anziani condannati a pagare tutte le spese giudiziali, oltre che l’intimazione all’immediata rimozione della rampa.
Una tragedia per i due anziani, ai quali è stato anche negato di rimuovere la rampa dopo il loro decesso. Al dramma si aggiunge il fatto che uno dei nipoti della coppia è disabile e costretto in carrozzina. Difficilmente il ragazzo potrà andare nuovamente a trovare i propri nonni.
La famiglia degli anziani ha lanciato l’appello sui social perché si possa trovare una soluzione o perché qualcuno si metta una mano sul cuore (oltre che sulla coscienza n.d.r). L’unica via d’uscita che si palesa al momento è l’assistenza privata di operatori specializzati, che muovano fisicamente con strumentazione medica (barelle o seggiole) i due anziani dalla rampa di scale fino al portone. Ma questo chiaramente oltre a comportare dei costi, comporta anche notevoli disagi logistici e organizzativi
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