Trevi nel Lazio
Un altro pericoloso scivolone per l’amministrazione Grazioli, già alle prese con le polemiche sorte per la cessione della gestione idrica ad Acea. Una sanzione stratosferica è stata comminata alla Amministrazione comunale per non aver comunicato in tempo al Ministero delle Finanze gli importi dei minori incassi. Il comune di Trevi, assieme ad altri sei comuni sanzionati, aveva infatti avuto accesso ai contributi statali. Soldi da usare fronteggiare il minore gettito impositivo causato dalla pandemia di Covid-19.
Ad essere sanzionati dal Ministero dell’Interno anche i comuni frusinati di Casalattico, Colfelice, Villa Santo Stefano, Torrice, Santopadre e Villa Santa Lucia. Trevi nel Lazio risulta il più sanzionato con oltre Trecentomila euro, seguito da Casalattico circa duecentomila. Le sanzioni sono state comminate per il ritardo della certificazione riguardante l’anno 2022.
I fatti
Secondo le normative istituite in fase emergenziale, era stato istituito un fondo da 3,5 miliardi di euro da destinarsi a comuni, città metropolitane e province. Denaro utile per coprire le funzioni fondamentali, tenendo in considerazione il fatto che il gettito fiscale sarebbe stato in perdita a causa della pandemia in corso. Tuttavia, i beneficiari di questi fondi erano tenuti a dare comunicazione alla Ragioneria generale dello Stato. Doveva essere redatta una certificazione delle perdite di gettito subite. “Al netto delle minori spese e delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese connesse alla predetta emergenza”. Comunicazione che doveva essere fatta entro maggio dell’anno seguente, ovvero il 2023.
Le comunicazioni dei comuni sarebbero quindi giunte entro il giugno del 2023, ma comunque in ritardo. Determinando per gli enti ritardatari come sanzione la riduzione dei contributi fino all’80%. Il comune di Trevi nel Lazio avrebbe avuto una sanzione fino al 90% in quanto tale comunicazione è stata inviata il 25 luglio. Di fatto Trevi nel Lazio perde ben 338.632,71 euro che non verranno versate negli anni 2024, 2025 e 2026 per importi pari a 112.877,57 per annualità.
Il consigliere di minoranza Vincenzo Cecconi, ha commentato a caldo che “Non siamo sorpresi di questa ennesima catastrofe amministrativa, seguendo ogni giorno le vicende finanziarie del paese. Siamo perfettamente consapevoli che i nostri amministratori stanno giorno dopo giorno impedendo alla nostra comunità di potersi avvalere di opportunità, che come in questo caso, ci sono state messe a disposizione dello stato. Per amministrare ci vuole passione e competenza. Il sindaco e tutta la maggioranza dimostrano in continuazione di esserne privi.”