40 euro di multa per aver usufruito del parcheggio privato del Conad per circa due ore. Questa la missiva cartacea che si è vista recapitare un cittadino dopo un certo lasso di tempo dalla “violazione”. Potrebbe sembrare tutto normale, se non fosse che a elevare questa contravvenzione non è stata la Polizia Locale o uno dei vari corpi preposti, ma una società privata.
Il parcheggio del Conad di via Gregoriana, è stato infatti dato in gestione a una ditta del nord, la Parkdepot.
Una scelta che si è resa necessaria per evitare che chi non viene a fare la spesa usi indebitamente il parcheggio-ha raccontato una fonte interna del supermercato–Offriamo una tolleranza di 60 minuti, ma solitamente anche altri 10 minuti. Alcuni nostri clienti che hanno preso la multa sono venuti e gliela abbiamo fatta togliere.
“In realtà lo avevamo chiesto, ma il comune ci ha sconsigliato di mettere una sbarra, perchè essendo la strada molto trafficata e l’accesso direttamente sulla stessa si sarebbero creati disagi alla circolazione”.
Ora sia chiaro che è incontestabile il diritto del Conad di tutelare la propria proprietà privata, ci siamo chiesti la legittimità di questa multa quanto possa essere valida. Fingendoci dei clienti multati abbiamo chiamato la Parkdepot che ci ha spiegato , che ci sono affissi dei cartelli. Alcuni generici e uno con le condizioni generali, dove in pratica accedendo al parcheggio privato si accetta una sorta di “contratto non firmato”. Non essendo presente una sbarra, una telecamera registra gli accessi e la durata di questi, segnalando gli abusi che poi vengono formalizzati con una lettera cartacea spedita direttamente a casa dell’utente.
Ora, noi non siamo degli esperti in diritto e legge, ma va da sé che una contravvenzione la può elevare solo un organo di polizia, come ci ha spiegato un ex comandante di Polizia Locale in pensione da qualche anno. Inoltre la lettura della targa, la verifica del proprietario e l’invio della posta non potrebbero costituire di fatto una violazione della privacy? E ancora, anche nel caso che effettivamente la società privata disponga di tutti i permessi per attuare una simile procedura, come pensa di recuperare da chi decide di non pagare?
Certamente è poco conveniente avviare un Recupero Crediti per sole 40 euro, così come arrivare addirittura a chiedere un pignoramento nelle aule di Tribunale.
“Noi non prendiamo nulla da queste multe, usufruiamo solo del servizio gratuito”-ha spiegato la nostra fonte del Conad. Supermercato, che ricordiamo ha tutto il diritto di proteggere la propria proprietà privata e soprattutto di favorire i propri clienti e non i furbetti del parcheggio. Una pratica quella di parcheggiare dove capita, che rispecchia la realtà frascatana, dove i parcheggi sono insufficienti e in gran parte a pagamento.
Personalmente noi rimaniamo in dubbio sulla liceità di questa modalità di riscossione, o comunque sul fatto che decidendo di non pagare vi siano le ripercussioni citate dalla lettera, che tra l’altro arriva come posta ordinaria, senza neanche una ricevuta di ritorno. Tuttavia senza alcun problema offriamo replica sia alla Parkdepot, che a chiunque altro desideri dire la sua, scrivendo a direttore.prometeo@gmail.com
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