Domenico Passa entra nel club dei centenari
Due ssono state le feste le feste: giovedì 25 gennaio 2024 giorno della nascita in famiglia con i figli Natalino ed Augusto, con le 5 sorelle, con le nuore, i nipoti e pronipoti, e sabato 27 gennaio ore 16 al Centro Sociale Anziani di Piglio con il sindaco avv. Mario Felli, con il parroco don Raffaele Tarice, con l’Asssesore Domenico Franceschetti e con gli amici di sempre.
Per la cronaca Domenico è il tredicesimo ed entra nel club dei centenari pigliesi insieme a Domenico Loreti 108 anni (1912-2020 il più longevo di Piglio e non solo, a Elena Lucidi vedova Giorgi 107 anni (1911-2018), a Pia Fantini vedova Nardi 106 anni (1866-1972), a Maria Lucidi vedova Giorgi 104 anni (1855-1959), a Elvira Ceccaroni vedova Lucidi 103 anni (1889-1992), a Elena Franceschi vedova Massimi morta all’età di 101 anni, a Attilio Ricci 100 anni (1911-2011), a Antonio Passa 100 anni (1913-2013), a Pia Corbi 101 anni (1914-2015), a Laura Passa 103 anni (1915-2018), a Clara Proietti 102 anni (1916-2018 e a Antonio Barnaba 100 anni (1920-2020)..
Domenico è un grande testimone delle trasformazioni avvenute nel periodo della sua esistenza:
all’età di tre anni (1927) il passaggio di Piglio dalla Provincia di Roma a quella di Frosinone;
all’età di 20 anni (1944) testimone dei due bombardamenti di Piglio uno di matrice tedesca e l’altro degli alleati;
all’età di 24 anni (1948) il passaggio dalla monarchia alla repubblica e a seguire l’era della televisione (1954); la storica nevicata su Piglio del 1956; la pestilenza (asiatica) del 1957; lo sbarco sulla luna (1969); i Giubilei, internet e la pandemia di oggi.
Domenico, ora in pensione, essendo stato pastore di greggi ha saputo ben coniugare e beneficiare del giusto equilibrio tra la natura agreste nei prati di Santo Biagio molto cari a San Giovanni Paolo II ed una buona qualità della vita lontana da ogni vizio.
«Il segreto per arrivare a 100 anni?
“Mangiare con moderazione, bere un buon bicchiere di vino rosso e prendere poche medicine», dice nonno Domenico.
Ma nel suo elisir di lunga vita c’è anche altro.
«Bisogna vivere con tranquillità – aggiunge -, evitando le arrabbiature e cercando di muoversi il più possibile a piedi come ho fatto per una vita dietro le pecore”.
Giorgio Alessandro Pacetti