Editoriale

Piglio, un paese che muore

L’anno che muore è sempre occasione di statistiche e di consuntivi.
Gli abitanti a Piglio in tredici anni sono scesi di 400 unità rispetto all’anno 2010.
Infatti gli abitanti a Piglio nell’anno 2010 erano 4787 contro i 4387 del 2023.
La storia demografica di Piglio svela segreti curiosi se non addirittura sorprendenti nel suo susseguirsi di «picchi» e di «valli», mostrando le grandi crisi economiche e sanitarie che si sono susseguite dal 1871 ad oggi.
Nel 1871 le nascite furono 110 e 98 i morti, mentre il periodo di forte proliferazione, al punto che neppure la «Spagnola del 1918-1919» riuscì a rallentare la crescita, è stato il triennio 1921-1923 forse incoraggiato anche dai contributi statali che Mussolini adottò.
Le nascite infatti furono complessivamente 534 (178+177+179) un vero «boom» demografico.
Crescita che proseguì fino agli ultimi anni della seconda guerra mondiale (1940-1945), quando la crisi dei valori e la decadenza dei costumi dovuta al generale arricchimento provocò una caduta delle nascite, dal 1951 al1960, toccando in media gli 80 nati e i 40 morti.
Nel 1961, questi dati subirono ancora una flessione, passando rispettivamente a: 80 nascite, 34 morti, mentre gli abitanti censiti erano 4381 e le famiglie risultavano essere 1236 per precipitare poi progressivamente di anno in anno ad un minimo assoluto nel 1989 quantificabile in 59 nascite, 42 morti.
Nel 1991 la partita si chiuse con i seguenti risultati:
nascite 54, morti 30, abitanti 4736 e 1640 famiglie per proseguire ventuno anni dopo, al 31 Dicembre 2012, con i seguenti dati:
n° 33 nascite, n° 44 morti e n° 9 matrimoni cattolici, stranieri iscritti all’anagrafe di Piglio n° 247 di cui 103 maschi e 144 femmine, famiglie 1944, popolazione totale 4696, n° 24 in meno rispetto all’anno 2011 e 79 in meno rispetto all’anno 1989.
Purtroppo il declino demografico a Piglio sembra aggravarsi ancora di più dall’anno 2013 con un basso tasso di natalità e di matrimoni che sono tra i fattori che incidono maggiormente sul dato complessivo.
Infatti il rapporto tra nati e morti nell’anno di riferimento, nel 2023: è di –43 unità non in linea con gli anni precedenti.
Si tratta infatti di 13 nati a confronto di 56 morti, se poi a questo si aggiunge solo 6 matrimoni religiosi non c’è da stare tanto allegri.
E’ questa una fotografia con più ombre che luci da cui emerge un progressivo spopolamento ed invecchiamento della popolazione pigliese.
Giorgio Alessandro Pacetti
Redazione

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