La crudeltà umana non smette mai di stupire. Un malessere di una società figlia di un’epoca dove la violenza è sempre più diffusa.
Certo ricorderete tutti il povero Angelo, il cane torturato e ucciso per impiccagione in Calabria. Ci fu una grandissima indignazione a livello nazionale e una mobilitazione degli animalisti italiani per far punire i colpevoli nel modo più duro possibile.
Quest’oggi agli Altipiani di Arcinazzo purtroppo la storia si è ripetuta, Con l’aggravante che l’uccisione dell’animale potrebbe essere stata fatta ai danni di una cagna Maremmana incinta.
A fare il ritrovamento ieri pomeriggio intorno alle 16, è stato Danilo Ambrosetti titolare della pizzeria Il Brigante di Fiuggi, che stava facendo un’escursione sul monte Retafani. Percorrendo la via Lucis, il sentiero dedicato a Papa Wojtyla, si imbatteva all’improvviso nella carcassa dell’animale impiccato a un albero.
L’uomo avvertite le autorità l’indomani, si recava questa mattina con i Carabinieri della Forestale di Fiuggi, nuovamente in loco. Accertato il reato, i militari informavano il servizio veterinario di competenza di Anagni per la rimozione della carcassa e avviavano le indagini per risalire agli autori dell’infame gesto.
Una delle ipotesi al vaglio è che si tratti di una faida tra pastori e che il gesto sia dimostrativo. Anche se non si esclude il fatto che il cane sia stato punito a causa della gravidanza. Una gravidanza che si sospetta in quanto l’addome è molto gonfio e le mammelle sono sviluppate. Ma saranno gli accertamenti autoptici a determinare sia la gravidanza che le cause della morte.
Tuttavia il povero cane ha la lingua di fuori, segno che la morte con tutta probabilità è avvenuta proprio per soffocamento.
Un gesto che non conosce nessuna giustificazione e che dimostra come la cattiveria umana possa colpire in ogni modo e senza rimorso.
Tra l’altro non è nemmeno il primo episodio di crudeltà sugli animali che accade in zona. Altri cani sono stati trovati impiccati in passato, e ultimamente la violenza si era concentrata sui gatti.
https://www.informareh24.it/2022/05/16/altipiani-di-arcinazzo-il-mistero-del-gattino-arso-vivo/
Una terra di nessuno, dove spesso e volentieri a farne le spese è anche chi denuncia questi episodi , come il sottoscritto al quale in passato è stata bruciata una macchina come atto intimidatorio.
La speranza è che questa volta, seppur con tutte le difficoltà del caso, i Carabinieri riescono a risalire agli autori del delitto e assicurarli alla giustizia. Un atto dovuto verso questo povero animale che chiameremo Maddalena, perché è giusto che come anima abbia un nome e che sia ricordata.
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