Domenica di protesta a Piglio

Piglio. Cittadini in rivolta. Il pomeriggio di domenica 18 agosto si accende di protesta.

 

In una uggiosa giornata estiva di metà agosto il comune di Piglio si scalda con il malcontento dei cittadini. Ottantadue fra residenti degli Altipiani di Arcinazzo, della stessa Piglio e rappresentanti di minoranze cittadine sono scesi in piazza contro alcuni, lamentati, disagi. Al sindaco, e alla sua giunta, al grido di “Mario Felli i problemi sempre quelli, Felli Mario ci fai vivere un calvario”, è stato contestato il mancato intervento, nella zona di Retafani, in materia di degrado pubblico, concernente la scarsa illuminazione stradale, il malfunzionamento del servizio idrico, la malagestione della raccolta della nettezza urbana, e il dilagante randagismo di bovini e cani, spesso presenti nelle vie del luogo. Si aggiungono, inoltre, la richiesta di un parco per i più piccoli, promesso e mai realizzato, e altre problematiche sollevate dai cittadini.

 

L’incontro

Dopo un primo, rapido, discorso esplicativo, finalizzato a rendere note le motivazioni della manifestazione, il corteo, munito di striscione e megafono, si è diretto verso il Comune. Lì il Sindaco, accompagnato dalla giunta comunale, ha invitato i manifestanti ad entrare nella sala consiliare, dove ne ha ascoltato le richieste.Il primo cittadino ha affermato di aver disposto, nel corso del mandato, attualmente il terzo, l’istallazione di sessanta pali della luce, dato contestato dagli astanti. Al termine della discussione, Felli si è reso disponibile ad esaudire le istanze proposte, finanche giungendo alla creazione di un comitato di quartiere. La visita del Sindaco, per far luce sulla situazione, è attesa nel corso della settimana.

 

 

Terminato l’incontro nella sala consiliare, l’organizzatore della manifestazione ha salutato pacificamente il Sindaco e tutti i membri della giunta, ricevendo dall’assessore al bilancio un atto considerato “offensivo”. L’assessore si sarebbe, infatti, rifiutato di stringere la mano al manifestante, dimostrando scarso interesse per le istanze sollevate nel corso della giornata.