Piglio, la chiesa di San Rocco resterà aperta per la natività di Maria
Domenica 8 Settembre, la chiesa di San Rocco resterà aperta dalle ore 10,30 alle ore 12,00, a disposizione dei fedeli per rendere omaggio all’Augusta Regina che per tanti secoli è stata venerata dal popolo pigliese.
Nella chiesetta di san Rocco, situata alle porte di Piglio, è stata scoperta ventidue anni fa (28 Settembre 2002) la sacra effige della Madonna in trono con il bambino e San Giovannino della Croce che per circa due secoli era stata celata agli occhi dei visitatori da uno strato di tinteggiatura a calce.
Questo gioiello, che fa da paio con il polittico di scuola giottesca rinvenuto da Giorgio Alessandro Pacetti nel 1984 raffigurante la Madonna delle Rose, attorniata da San Giovanni Evangelista, dal Beato Andrea Conti, da San Leonardo e da Sant’Antonio Abate, si trova nella cappellina incorporata dalla suggestiva chiesetta che raggiunge una posizione di primaria importanza nel patrimonio artistico-culturale del Nord Ciociaria.
Queste scoperte di Pacetti sono servite a far riscrivere la storia di Piglio negli ultimi secoli anche in base ai ritrovamenti cartacei rinvenuti da don Marcello Coretti nell’archivio Parrocchiale della Collegiata Santa Maria Assunta.
Infatti, in un documento si evince che “nel 1826 il Preposto della Collegiata Santa Maria Assunta in Piglio espone al Santo Padre che nella chiesa di San Rocco si venera una antichissima Immagine di Maria SS.ma detta della Valle, tenuta in grandissima venerazione non solo dai pigliesi ma anche dai forestieri che in devote processioni vi si portavano nei sabati e ricevevano grazie dalla Augusta Regina”.
Nello stesso esposto si legge ancora che “il Preposto, desiderando richiamare la devozione di far celebrare la Festa con il concorso del Popolo nella Domenica fra l’ottava della Natività di Maria SS.ma, aveva pregato il Santo Padre Leone XII di concedere la facoltà di poter conseguire l’indulgenza plenaria a chi partecipava alle celebrazioni”.
La facoltà di fatto venne concessa per soli sette atti dal 1826 al 1833.
A conferma di quanto scritto è la CROCE cosiddetta “PATENTE” posta alla sinistra dell’ingresso del sacro edificio, mentre alla parete opposta si intravede il dipinto di un’aquila che oltre ad essere lo stemma del Comune di Piglio è anche lo stemma delle famiglie Conti, Cajetani, Colonna, Borgia, Orsini e Antiochia questi ultimi feudatari di Piglio.