Meno slogan ma più fatti per salvare l’ambiente!
Negli ultimi anni la coscienza civica ha approfondito sempre di più, ma non sempre meglio, i problemi relativi alla tutela ambientale.
Purtroppo in vaste sacche della popolazione “l’habitat ecologico è ancora una conquista da effettuare.
E’ sufficiente lanciare una occhiata nel territorio di Piglio dove si possono vedere terreni abbandonati nel centro storico e in periferia in prossimità delle abitazioni.
Il danno oltre ad essere di natura ecologica è anche di natura paesaggistica.
Si richiama all’attenzione da parte di chi gestisce l’ambiente sulle necessità di porre la massima attenzione sui terreni abbondanti che possono offrire lo sviluppo d’incendi dannosissimi non solo per l’uomo ma per tutto il sistema ecologico forestale.
Sarebbe quindi meglio prevenire che curare dice un adagio!!!
Bene aveva fatto l’ex Assessore all’Ambiente Tomas Mortari emettere l’Ordinanza la n° 824/2015 per la “Tutela del Paesaggio, dell’Ambiente e del Decoro del Territorio” con alcuni divieti.
Ne riportiamo il testo:
“Viene vietato l’utilizzo di materiali, quali reti di plastica rosso/arancione, di norma utilizzati per i cantieri su strada, per la recinzione dei terreni insistenti su tutto il territorio comunale e il riutilizzo dei cosiddetti materiali, quali brande dismesse, elettrodomestici o parti di essi vasche da bagno ed altri materiali simili, sia per costruire componenti di recinzioni e cancelli di ingresso per i fondi rustici, sia per altre utilità quali abbeveratoi per animali, tettoie provvisorie ecc. che comunque possono nuocere al decoro del territorio.
E’ stato altresì vietato l’utilizzo dei terreni, salvo che non abbiano specifica destinazione urbanistica, quali aree di deposito di materiali che, per loro stessa natura o per il loro abbandono nel tempo, oltre che costituire potenziale pericolo di inquinamento, contribuiscono a determinare una forma, non secondaria, di degrado del territorio.
Si precisa che nel caso suddetti materiali fossero già presenti sui terreni, come deposito o per utilizzo vario, gli stessi proprietari o conduttori dei fondi debbono provvedere alla loro rimozione e smaltimento, secondo le modalità di cui al D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., entro e non oltre mesi 3 (tre) a far data dal7/2/2015, data di pubblicazione della determinazione dirigenziale”.
Come al solito l’ordinanza è rimasta solo sulla carta e tutti vissero felici e contenti!
Basterebbe ora rispolverare l’Ordinanza di Mortari per togliere il degrado ambientale nel Centro e in periferia essendo Piglio un paese turistico.
Giorgio Alessandro Pacetti