Massimiliano Latorre, uno dei due marò accusati – e poi assolti – di aver ucciso, il 15 febbraio 2012, due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano, fa causa allo Stato. Il militare chiede di essere risarcito per averlo rimandato in India, luogo nel quale avrebbe rischiato la pena di morte.
La ragione della richiesta sarebbe, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il non aver potuto fare carriera, crearsi una famiglia e altri motivi.
Dalla parte del luogotenente, che ricordiamo essere rimasto incarcerato nel Kerala per 106 giorni con il collega Salvatore Girone, gli avvocati Fabio Anselmo, legale anche della famiglia Cucchi, e Silvia Galeone.
Al momento, sempre secondo le rivelazioni del Fatto Quotidiano, sarebbe in corso la mediazione all’Ordine degli Avvocati, che precede le cause civili.
Potrebbe presto aggiungersi a questa anche una seconda denuncia, analoga, da parte del collega Salvatore Girone. Spiega, al Fatto Quotidiano, il legale Enrico Loasses, “Abbiamo scritto una lettera alla Marina chiedendo di riparare al sacrificio partito da Girone, con toni amichevoli, ma è arrivata una risposta negativa di una sola riga. Ora stiamo valutando”.