Anche a Piglio, piccolo centro alle falde del Monte Scalambra, i cinghiali sono di casa.
La zona preferita è quella del convento di San Lorenzo e a ridosso delle abitazioni dove si vedono a passeggio numerosi esemplari.
L’ultimo censimento dell’Istat segnala il minimo storico con solo 400.000 nuovi nati nell’ultimo anno, al contrario diciamo noi, la popolazione dei cinghiali cresce in numero vertiginoso e si addensa in aree protette.
Ogni notte, ma capita anche di giorno, i cinghiali scorrazzano sui terreni distruggendo i muri a secco alias macere per cibarsi di animaletti vari.
Gli agricoltori chiedono una battuta di caccia corposa, che limiti la loro crescente riproduzione anche perché la moltiplicazione di questi animali mette in serio pericolo anche la sicurezza degli automobilisti.
Cosa fanno gli Enti preposti per risolvere un problema così complesso che richiede soluzioni altrettanto complesse come quella della gestione dei cinghiali per tutelare l’incolumità delle persone e l’agricoltura?
Giorgio Alessandro Pacetti