I carabinieri del Nas di Perugia sotto il coordinamento delle procure di Perugia e Terni, hanno denunciato (in stato di libertà) quattro persone. I denunciati avrebbero fornito false indicazioni sulle proprie professioni ai centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid.
I Nas di Perugia, al comando del tenente colonnello Giuseppe Schienalunga, sono impegnati nel contrasto delle attività di accesso abusivo alla vaccinazione. Una pratica che purtroppo alcuni soggetti “non aventi diritto” provano ad impiegare.
Come è noto il piano vaccinale prevede delle priorità riferite a fasce di età, occupazioni, persone a rischio, operatori in particolari condizioni di esposizione al contagio. Il rispetto di queste priorità permette non solo il monitoraggio dei vaccini erogati ma consente un quadro ampio delle procedure da attuare nella campagna di immunizzazione nazionale.
Hanno riferito gli investigatori che dal riscontro dei nominativi sarebbe emerso che quattro persone non fossero in realtà dedite alle attività dichiarate. Ma che fossero impegnati in occupazioni che non prevedevano, in quel momento, il “turno” al vaccino.
I fatti risalgono a domenica 21 marzo, quando nelle citta di Terni e Perugia erano programmate le vaccinazioni a determinate categorie professionali.
Queste quattro persone, stando a come hanno riferito gli uomini dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei carabinieri, si sarebbero spacciati col personale addetto presso i centri di somministrazione, per operatori delle categorie aventi diritto.
Poi i successivi controlli incrociati dei Nas hanno portato all’evidenza le false dichiarazioni.
I controlli dei carabinieri naturalmente proseguono per l’eventuale individuazioni di ulteriori “furbetti del vaccino”. Un caso di abuso, simile a quello dei quattro soggetti di domenica 21 marzo, era già stato individuato qualche settimana prima, sempre dai carabinieri.