Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ricordando la celebrazione odierna ha detto: “In troppi Paesi giornalisti e operatori dei media affrontano censura, abusi, molestie, detenzione e persino morte, semplicemente per fare il loro lavoro”.
Guterres ha invitato i governi a “fare tutto ciò che è in loro potere per supportare media liberi, indipendenti e diversificati”.
Anche David Sassoli il presidente del Parlamento europeo ha voluto commentare la ricorrenza. “Minacciare un giornalista significa minacciare la libertà di tutti. Senza una stampa indipendente non esiste una vera democrazia”. Ha poi confermato che il Parlamento europeo è sempre al fianco “di tutti i giornalisti che subiscono intimidazioni mentre svolgono il loro lavoro essenziale”.
E’ arrivato anche il commento del Servizio europeo per l’azione esterna che fa capo all’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. In una nota si legge: “in tempi di Covid 19 è più chiaro che mai che l’accesso a informazioni affidabili può essere una questione di vita o di morte. Eppure, la cronaca è diventata un’odissea quotidiana. Il giornalismo è il vaccino contro l’infodemia. Proteggiamolo”.
Dalla Santa Sede stigmatizza la giornata, Papa Francesco. Il Santo padre in un tweet ha scritto: “Usiamo tutti gli strumenti che abbiamo, specialmente il potente strumento dei media, per costruire e rafforzare il bene comune. Impegniamoci a usare #MediaforPeace. #Signis”.