Il sito web che spiegava come suicidarsi è stato oscurato su ordine dalla Procura di Roma. Erano oltre 17mila gli iscritti in tutto il mondo, tutti interessati nel trovare supporto per suicidarsi. Nel sito c’era chi forniva indicazioni su come morire ingerendo una sostanza tossica.
Dopo la morte di due ragazzi italiani di 19 anni, provocata dall’aver ingerito un preparato a base di nitrito di sodio, sono state avviate le indagini dalla Procura.
L’aiuto per morire
La piattaforma internet si chiamava “Sanctioned Suicide” e l’aiuto al suicidio era offerto agli iscritti attraverso una chat con persone che davano indicazioni utili su come morire ingerendo il nitrito di sodio.
Il nitrito di sodio è una sostanza di libera vendita, ma se assunta in determinate quantità diventa tossica e inibisce il trasporto di ossigeno, provocando la morte.
Le dritte per il successo
Dalle indagini è risultato che i ragazzi italiani morti, non si conoscevano. Erano entrambi inscritti al sito, dove ricavavano le consulenze sul supporto farmacologico e sulla dieta da seguire qualche giorno prima dell’atto finale. La dieta era utile per evitare di rimettere la sostanza tossica ingerita e permettere così che sviluppasse l’effetto venefico.
Le vittime erano accompagnate in chat fino a poco prima della morte. Questo garantiva il “successo“. Lo stesso che altri ragazzi avevano ottenuto, trovando la morte in quella maniera.
Un campanello d’allarme
Alcune frasi trovate nelle chat hanno fatto scattare le indagini, come ad esempio: “Mangia un cioccolatino e prendi un medicinale antivomito”.
La Procura di Roma ha proceduto ad oscurare il sito, chiudendone l’accesso dal territorio italiano. Al momento sono in corso le indagini per risalire alle altre persone coinvolte nella partecipazione al sito ed alla chat, a vario titolo.